......... UN PO' DI STORIA .....
Il pattinaggio nacque sul ghiaccio come mezzo di locomozione fin dai tempi più antichi presso gli eschimesi e verso il XIV secolo in Olanda, dove gli abitanti per muoversi più velocemente sui canali ghiacciati applicarono una lamina metallica alle loro calzature. Solo verso il 1700, introdotto in Inghilterra, venne praticato come sport.
La cronistoria del pattinaggio a rotelle è legata strettamente alla storia del pattinaggio sul ghiaccio e agli attrezzi usati per tale sport. Fu proprio osservando il procedere spedito di chi sul ghiaccio si avvaleva di questi mezzi a far sorgere l'idea di utilizzare un analogo veicolo per percorrere distanze sui terreni lisci e piani; l'unica differenza: ruote al posto della lama. da ciò nacque il progenitore di quello che, in futuro, sarebbe diventato il pattino a rotelle.
E' storia più recente e già ci troviamo nella prima metà dell'ottocento. L'utilizzo è a scopo ricreativo e di passatempo attività che spesso ha interessato "l'uomo bene" alla ricerca della novità. Il primo approccio di questo arnese con il pubblico avvenne nelle balere inglesi, dove gli snob sfoggiavano tutta la loro bravura.
Fu solo verso il 1860 che un abile pattinatore su ghiaccio americano ideò il pattino a rotelle come mezzo sportivo, utilizzandolo per la sua preparazione estiva; lo perfezionò dandogli quello sterzo mobile che gli permetteva di abbordare le curve, anche accentuate. Per la prima volta questo mezzo meccanico ebbe uno scopo sportivo.
Da questo primo esperimento all'utilizzo allargato per lo sport rotellistico, il passo fu breve. Già nel 1880 si diede il via alla costruzione in serie diventando sempre più perfetto e sempre più richiesto nel mondo; nel frattempo sorgevano le prime piste di pattinaggio. Il pattinaggio a rotelle è oggi uno sport molto avanzato tecnicamente, praticato in diverse specialità: la corsa, l'hockey, l'artistico; tutte richiedono costanza, assiduità e determinazione ai livelli agonistici.
Il pattinaggio artistico a rotelle si presenta come uno sport completo e formativo, che può essere avvicinato alla ginnastica artistica e ritmica o alla danza; è infatti un complesso di stile, armonia, grazia e potenza. Il tutto, se ben coordinato in un esercizio coreografico e di buon livello tecnico, può diventare arte. I grandi atleti, spesso poco più che adolescenti, danno veramente spettacolo ed esprimono il meglio di sè utilizzando la pista come un palcoscenico.
Per i giovanissimi atleti dobbiamo proporre una metodologia MULTILATERALE che sviluppi schemi motori attraverso giochi e percorsi e quindi anche l’attività di confronto dovrà essere in sintonia con tutto questo . Nel Pattinaggio, fortunatamente al contrario di altri sport, soprattutto la Uisp e il Coni ci danno l’opportunità di partecipare ad attività organizzate di tal genere. Esempio di queste sono i cosiddetti “Brevetti” .I Brevetti sono divisi in 3 gruppi (verde, rosso, azzurro), dal più facile al più complesso, e ognuno è costituito da un percorso ginnico e da uno con i pattini, dove viene verificato se i bambini hanno migliorato gli schemi motori di base e le capacità coordinative. Queste sono prove senza giudici, cioè solo incontri tra atleti e non gare. A fine del 1° corso e nell’anno successivo gli atleti dovrebbero essere in grado di affrontare quelle gare che rispecchiano i contenuti degli allenamenti proposti. Esempio di queste gare per l’artistico sono il “Discobolo” e il “Trofeo a Squadre”,(esempi di gare della propria Regione) gare promozionali Uisp che richiedono nel programma di gara proprio quegli esercizi di base insegnati nei primi corsi.